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La Tintura Madre
è un rimedio erboristico, molto diffuso in Fitoterapia, che permette di racchiudere in una forma liquida le proprietà curative delle piante, di conservarle a lungo, facilitare l'assorbimento dei principi attivi e migliorare la comodità di utilizzo. 

 E' una estrazione idroalcolica, ottenuta per macerazione a freddo di materiale vegetale fresco, in una soluzione di acqua e alcol. Questa preparazione rappresenta il punto di partenza di altri preparati erboristici e galenici: per questa ragione è chiamata “madre” e può essere ricavata da tutte le erbe e piante officinali.

Le tinture madri sono utilizzate in fitoterapia per la cura di diversi disturbi e si ottengono lasciando macerare lentamente a freddo, la parte comunemente utilizzata (foglie, fiori, radici, cortecce, semi, resine), in modo da estrarre e conservare le sue proprietà. Perciò da ogni specie vegetale si può ottenere una specifica tintura madre, con le stesse attività della parte vegetale utilizzata. 

Queste soluzioni idroalcoliche hanno una maggiore concentrazione di principi attivi, rispetto alla tisane, in quanto con l'infusione o il decotto, in cui il solvente è l'acqua, si estraggono solo i principi attivi idrosolubili. Infatti, grazie alle proprietà estrattive dell’alcol, si possono ricavare anche quei principi attivi non solubili in acqua, come ad esempio gli olii essenziali. 

La tintura madre non è un prodotto omeopatico, ma è un estrattodi tipo erboristico, in quanto contiene inalterato il fitocomplessodella pianta, cioè l'insieme dei suoi principi attivi. Gli effetti cambiano in relazione alla pianta che è stata utilizzata per la preparazione, perché le proprietà e le indicazioni d'uso sono le stesse della specie vegetale da cui deriva. 

Trattandosi di una tipo di estrazione liquida, l'assorbimento da parte dell'organismo è pressoché immediato e per questo motivo tutte le principali piante sono presenti sotto questa forma.

La tintura madre possiede l'azione sinergica dei principi attivi che concorrono ad ottenere un determinato effetto. Le principali droghe possono quindi essere rappresentate da: pianta intera (radici, fusto e foglie), parte aerea (fusto e foglie), radici; foglie, fiori, semi, frutti, corteccia, resine. 

La presenza e la concentrazione di principi attivi in una droga dipende dalla fase vegetativa della pianta, perciò la raccolta delle piante deve essere effettuata in base alla specie, al suo ciclo vegetativo (periodo in cui la pianta cresce, si riproduce, matura e va in stato di riposo) e della parte che ci occorre. Per questa ragione la droga viene raccolta in un periodo ben preciso detto "tempo balsamico". Nella maggior parte dei casi se la droga è costituita da foglie o fiori, il periodo migliore per la raccolta coincide normalmente nel momento della fioritura (meglio all’inizio); quando invece la droga corrisponde alle radici o rizomi bisogna approfittare del periodo di riposo vegetativo, che di solito avviene nel periodo invernale. 

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