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Gorse (Ulex Europaeus/Ginestrone), arbusto perenne e sempreverde, fa parte della famiglia delle Papilionacee ed è abbastanza comune in tutta Europa. Cresce fino a 3-4 m di altezza, presenta foglie lineari, spinose, con ramificazioni sottili e un fustolegnoso. Gorse la troviamo dalle lande ai boschi alle siepi, è molto diffusa allo stato selvatico; i suoi semi sono tossici ed è una piana mellifera, fiorisce in pieno inverno, con un’esplosione di coloro giallo-oro. Indicato per chi è soggetto alla depressione, è utile per riacquistare speranza e fiducia.

Questo fiore risuona nelle persone spesso disperate, soggette alla depressione endogena, che culmina a volte nel tentativo di suicidio, il loro stato d’animo è molto pessimista e manifestano possibili nevrosi d’angoscia.

Gorse toglie il dubbio e l’attesa di un miracolo e offre nuove opportunità di slancio e voglia di intravedere la “fine del tunnel”, i pazienti hanno così voglia di un confronto attivo, provano nuove terapie, si aprono all’esterno.

Gorse è indicato, secondo il dott. Edward Bach: “per quelli che hanno perso ogni speranza e pensano che nessuno possa fare più niente per loro.” Sono caratteri che si rassegnano e “gettano la spugna”, è indicato per coloro che hanno smesso di provare e si sono rassegnati alla propria condizione (spesso di infermità e passività).

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