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ArteTerapia


Mediante l’arteterapia è possibile attivare risorse che ognuno di noi possiede, ossia quelle capacità di elaborare il proprio vissuto conferendogli una dimensione e una forma trasmissibile agli altri. Diventare arteterapeuta consente di poter aiutare il prossimo in forme non verbali.

Per definizione, l’arteterapia utilizza come mezzi terapeutici l’insieme delle tecniche e delle metodologie utilizzate dalle attività artistiche visuali in senso esteso. Musica, danza e teatro, ma anche spettacoli di marionette, ideazione e narrazione di storie. Il tutto finalizzato al recupero e alla crescita del soggetto, incentrandosi sulla sua sfera emotiva, affettiva e relazionale. Diventare arteterapeuta si caratterizza dunque come un approccio di sostegno non-verbale, mediante l’utilizzo di materiali artistici, basandosi sul presupposto secondo cui il processo creativo corrisponda a un miglioramento dello stato di benessere della persona, migliorandone la qualità del vissuto.

Carl Gustav Jung spingeva i propri pazienti a disegnare le loro immagini oniriche: “Dipingere ciò che vediamo davanti a noi è un’arte diversa dal dipingere ciò che vediamo dentro”. Il grande studioso considerava l’arte come una via di accesso all'inconscio, serbatoio di emozioni che devono essere portate alla luce.

L’arteterapia viene utilizzata per la cura di diversi disturbi psichici e nel trattamento di portatori di handicap; risultati soddisfacenti si ottengono con il recupero dei tossicodipendenti e con i bambini o anziani per un miglioramento del rapporto mente-corpo. Infine, l’arteterapia è elettivamente indicata per coloro che soffrono di ansia e depressione.

L’arteterapia per i bambini rappresenta una via per parlare, senza dover usare le parole, delle paure, abusi, traumi e segreti. È un tipo di comunicazione non verbale per quei bambini che non vogliono o non possono trovare le parole in terapia. In effetti, l’arte e il gioco sono esperienze naturali. Rappresentano il modo in cui i bambini esplorano il mondo. Gli oggetti artistici diventano quindi per molti veri e propri veicoli che facilitano la comunicazione con tutti i linguaggi, l’espressione di sé, la guarigione delle ferite, l’autostima e l’integrazione sociale.


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